Il controllo è la capacità umana, a connotazione positiva, che ci permette di valutare i rischi, prendere decisioni ed agire.
Dal punto di vista alimentare il controllo del peso è molto propagandato. Strategie che nemmeno la NASA sarebbe in grado di elaborare: esercizi da sfinimento, bibitoni, barrette, dieta iperproteica, a zona, Plank, Ducan, Panzironi, chetogenica, a eliminazione, la dieta del gruppo sanguigno e del segno zodiacale.
Certo la salute purtroppo è diventata un business e i media hanno dato i nuovi bisogni così come la vita frenetica ha tolto il sapore del contatto con noi stessi, quello di soffermarci sulle nostre sensazioni, sull'assaporare il cibo che mangiamo. In questo contesto il controllo calorico si traveste da alleato ma è un altro cavallo di Troia che aspetta solo di essere ben radicato nella nostra mente. A questo punto però la disfatta è inevitabile. Si inizia demonizzando intere categorie di alimenti, impegnandosi alla sfinimento per resistere a tutti i costi ma alla fine si crolla, com'è naturale che sia, sviluppando sensazioni come disagio, senso di colpa per il aver ceduto per poi ricominciare un'altra fase di frustrazione-privazione cadendo in un circolo vizioso senza tregua che ci affatica, aumenta lo stress e la tensione e non ci porta da nessuna parte, anzi!!!
Mangiare è un bisogno innato un'azione che da bambini è spensierata: ho fame quindi mangio, sono sazio quindi non mangio più. Ma si potrebbe replicare che è facile da piccoli perché ci sono mamma e papà che ci aiutano; in realtà il nostro organismo è programmato per conservarsi al meglio quindi anche per nutrirsi allo scopo di raggiungere e mantenere il benessere.
La dinamica che si instaura tra controllo e alimentazione non dipende unicamente dalla persona ma anche dall'ambiente che ci circonda e con cui noi interagiamo continuamente.
Un percorso che si focalizza esclusivamente su una dietoterapia a restrizione conferisce un fascino e una desiderabilità verso gli alimenti proibiti che non esisterebbe se non esistesse l'obbligo a non mangiarli!!!
E' importante beneficiare delle informazioni nutrizionali che hanno un ruolo importantissimo in termini di educazione, prevenzione e guida all'organizzazione della nostra quotidianità alimentare e, più in generale dello stile di vita. NON SERVE LA DIETA RESTRITTIVA O PRESCRITTIVA perché avrebbe solo effetti a breve termine. Alla fine dei conti, il motore che ci spinge a migliorare sono le emozioni positive, l'autostima, autocompassione (visto che la restrizione è spesso un martirio!).
Quindi alimentarsi senza forzature, senza privazioni e accompagnando le persone a soffermarsi su se stesse, aiutandole a far chiarezza sulle proprie emozioni che, spesso, sono la genesi dell'esigenza insana di mangiare anche quando non si ha fame o della volontà di controllare maniacalmente le calorie ingerite e'un percorso arduo, sicuramente più duraturo, che trova un valido alleato nella pratica dell'alimentazione consapevole o "mindful eating".
Ricordarti di ascoltare le tue emozioni e di assaporare la vita a partire dalla tavola.
dott.ssa Paola Crusiz
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