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  • Paola Crusiz

Quando la tiroide non funziona: alcuni segni e sintomi comuni

DISORDINI DELLA TIROIDE


L’IPOTIROIDISMO

Se la tiroide non è abbastanza attiva, ovvero la condizione clinica caratterizzata da una produzione/conversione insufficiente o carente azione di T3 e T4 a livello tissutale si definisce una situazione di ipotiroidismo. Tale condizione può portare ad aumento di peso, stanchezza e scarsa tolleranza delle basse temperature, alterazione mestruale e mancanza di ovulazione, riduzione della libido, sbalzi d’umore, capelli crespi che cadono facilmente, anemia, aumento del colesterolo, stitichezza. Le cause di ipotiroidismo sono molteplici e le più frequenti sono quelle acquisite come forme autoimmunitarie quali la Tiroidite di Hashimoto (o tiroidite cronica autoimmune), processo infiammatorio autoimmune della tiroide dove il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule della ghiandola riducendo quindi la capacità di produrre ormoni tiroidei, alcune tiroiditi virali, tiroiditi postpartum, alcuni interventi chirurgici che richiedono la parziale o completa asportazione della ghiandola tiroidea (tiroidectomia totale); Esistono infine forme congenite molto importanti perché non sono così infrequenti (1 caso ogni 2.000 nati circa)


L’IPERTIROIDISMO

Quando la tiroide è troppo attiva si figura una condizione clinica caratterizzata dall'aumento degli ormoni tiroidei in circolo oltre le richieste e necessità del corpo. Tale una condizione è definita ipertiroidismo. I sintomi dell’ipertiroidismo sono in prevalenza rappresentati da nervosismo, stanchezza, debolezza, sudorazione e intolleranza al caldo, da tremori, da palpitazioni e anche da un aumento dell’appetito in concomitanza con una riduzione del peso, soprattutto della massa magra. A questa condizione consegue una perdita di peso (non dimagrimento ma deperimento con perdita di massa magra e, in alcuni casi tessuto osseo, un aumento del consumo di ossigeno, che si manifesta con un aumento dell'attività cardiaca, della produzione di calore con sudorazione, aumento della motilità intestinale, irritabilità, dismenorrea, insonnia. Gli ipertiroidismi possono essere primitivi, cioè dovuti a malattie della tiroide, secondari e terziari; i primi dipendono da patologie che ne incrementano l'attività, quali il morbo di Basedow Graves (di origine autoimmune), l'adenoma iperfunzionante ecc; gli ipertiroidismi secondari dipendono da iperincrezione di TSH (troppi ordini dal generale ipofisi), infine, le forme terziarie sono provocate da eccessiva secrezione ipotalamica (il ministro della difesa) di TRH.


ALTERAZIONE DELLA CALCITONINA

L’ormone Calcitonina ha un’ azione definita ipocalcemizzante. E’ secreta principalmente delle cellule parafollicolari (cellule C) della tiroide e serve a far abbassare la quantità di calcio circolante, ostacolandone l'assorbimento a livello intestinale e riportando i livelli nella norma, favorendo la deposizione di Calcio nelle ossa e l'escrezione a livello renale. Contrasta con l’azione del Paratormone che, viceversa, favorisce l’incremento dei livelli di Calcio circolante, stimolandone l’assorbimento e/o la mobilizzazione dall’osso (Osteoclasti).

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