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  • Paola Crusiz

Una promettente molecola anticancro nel rosmarino


Un recente studio rivela che il carnosolo, una molecola presente nel rosmarino, potrebbe diventare una promettente molecola capace di prevenire alcuni tipi di tumori solidi.

I fitochimici sono componenti non nutritivi contenuti nelle piante capaci di influenzare la salute umana attraverso diversi meccanismi.

Numerose ricerche hanno riportato che l’estratto di Rosmarinus Officinalis ha delle attività antitumorali, in particolare il carnosolo, uno dei molti componenti del rosmarino, dimostra essere la componente con maggior bioattività.

Il carnosolo è da tempo conosciuto, come componente nell’estratto di Salvia carnosa, per le sue proprietà antimicrobiche, neuroprotettive, anti-infiammatorie e antitumorali.

Numerosi studi hanno dimostrato l’attività citotossica di questa molecola su diverse forme tumorali come il fibroblastoma umano, il tumore della mammella, il tumore alla prostata, il tumore del colon e un tipo di leucemia su cui sembra avere un effetto antiproliferativo.

Inoltre, un recente studio condotto da alcuni ricercatori delle Università di Pisa e di Milano, pubblicato su “The International Journal of Biochemistry & Cell Biology”, indica una possibile azione antiproliferativa anche su diverse linee cellulari di glioblastoma umano, un aggressivo tumore al cervello che presenta alta resistenza alla chemio e alla radioterapia.

Tale molecola aiuta le cellule tumorali a sensibilizzarsi alla chemioterapia con temozolomide, un potente farmaco antitumorale, attraverso la riattivazione di una proteina chiave (chiamata p53) capace di indurre la morte delle cellule malate e ottimizzare il trattamento.

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